Andrea Chiesi nasce come disegnatore e si forma nel sottobosco della controcultura emiliana della prima metà degli anni ’80, quel fermento che si opponeva all’omologazione e alla superficialità che stava conquistando il decennio, muovendosi da Pier Vittorio Tondelli ai CCCP fedeli alla linea, dal Tuwat di Carpi - uno dei primi centri sociali in Italia - agli ascolti degli echi della new wave e del post punk che provenivano da oltre manica.imitazioni orologi
Dipinge sui muri di alcuni centri sociali come il Forte Prenestino di Roma e inizia a pubblicare i suoi primi disegni su fanzine, riviste, pubblicazioni indipendenti, giornali autoprodotti in tiratura limitatissima, ormai introvabili, come lo Sciacallo Elettronico, Casablanca, Q.B., Skizzo, Spot, Frigidaire, Dea Cagna, Tempi Supplementari, Equilibrio Precario, Tic, senza mai guadagnarci un soldo. La vena narrativa lo spinge a sviluppare i disegni in sequenze, consapevole dell’esperienza del gruppo Valvoline, senza mai diventare fumettista vero e proprio. Le sue restano in sostanza storie disegnate in cui a volte Chiesi è l’autore anche dei testi, altre volte si avvale degli scritti di Giovanna Giglioli o Nicola Scianamè.
Ma la gabbia editoriale, per quanto alternativa o pseudo tale, risulta appunto una gabbia e a partire dai primi anni ’90 l’esperienza del disegno inizia a maturare, si allarga a un respiro diverso e comincia il viaggio verso la pittura…
Qui pubblichiamo alcuni disegni e tavole di storie disegnate praticamente inediti, forse apparsi su qualche Fanzine verso la metà – fine degli anni ’80.
Nel 1991 a Palazzo Ruini, uno spazio diretto da Giovanni Nicolini che in quegli anni era promotore di iniziative d’arte contemporanea originali e coraggiose a Reggio Emilia, si tiene Babilonia, Nostalgia di muri, una mostra evento sul tema dei muri che crollano e delle frontiere che si abbattono. Vi partecipano anche Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti nel periodo di transizione dai CCCP Fedeli alla Linea ai C.S.I.. Chiesi espone una grande opera ispirata a una battaglia antica, come la sinopia di un affresco ritrovato, dove i corpi disegnati con un sengo forte e nervoso si stagliano su un cielo blu notte dipinto con l’antica tecnica dell’incausto, realizzata con il contributo di Giancarlo Guidotti. Oltre a Chiesi espongono Eleonora Calestani e Piera Rendina, e nei tre giorni dell’evento partecipano mangiafuochi, zampognari, violinisti, oratori, fisarmonica, urlatori, cartomanti, astrologhi, mercanti… Venne realizzato un catalogo autoprodotto con un testo di Massimo Zamboni
Seguono alcuni dipinti del ciclo Entropico del 1995 e Il Sacrificio e il Peccato del 1996, le prime esperienze veramente di tipo pittorico. Il primo riguarda grandi oli su tela, il secondo lavori più piccoli eseguiti con inchiostro su carta telata. I dipinti de “Il Sacrificio e il Peccato” vennero esposti nello spazio occupato S.Q.O.T.T. di Milano nel 1996, in occasione dell’evento “Corpo a corpo”, fu pubblicata una fanzine e durante la mostra venne eseguita una bella e intensa azione teatrale di musica industriale dei B.Q.83’, ex componenti delle Officine Schwartz.
The origins
Andrea Chiesi started his career drawing and he trained in the counter-culture environment of Emilia-Romagna (Italy) in the early 1980s which opposed feelings of uniformity and superficiality typical of the decade. He read Pier Vittorio Tondelli, listened to CCCP Fedeli alla linea and attended Tuwat in Carpi, one of Italy’s first social centres. But he had also had an ear to the music coming from the UK including new wave or post punk.
Chiesi painted on the walls of the Fortino Priestino in Rome. He published his first drawings on fanzines, magazines, independent printings and self-released publications in a limited number of copies that cannot be found today, like Sciacallo Elettronico, Casablanca, Q.B., Skizzo, Spot, Frigidaire, Dea Cagna, Tempi Supplementari, Equlibrio Precario, and Tic. All of this work was unpaid. His love for stories made him begin drawing in sequence, and he practiced in the Valvoline group but never became a real comic book illustrator. Sometimes he was the author of the stories, and for others he drew while Giovanna Giglioli or Nicola Scianamè wrote. At the beginning of the 1990s Chiesi started to feel trapped in a kind of editorial cage, so he concentrated on advancing his ability to draw, and began a path towards painting.
Here are some drawings and illustrated storyboards that have never been published but on some fanzines of the mid-1980s.
In 1991 at Ruini’s Palace in Reggio Emilia the show “Babilonia, nostalgia di muri” took place with director Giovanni Nicolini, a promoter of original and courageous initiatives in the city at the time. Falling walls and the demolition of frontiers were the main themes. Massimo Zamboni and Giovanni Lindo Ferretti also took part, showing their works together with Eleonora Celestani and Piera Rendina. Andrea Chiesi exhibited a painting representing an ancient battle in which bodies were characterized by a strong and incisive mark, standing out on a sky which was dark as the night. The old technique of “incausto” was used and the painting was made in collaboration with Giancarlo Guidotti. The exhibition featured artists from other genres as well -- fire-eaters, pipers, violinists, fortune-tellers, astrologers, and a self-released catalogue containing texts by Massimo Zamboni was published.
Chiesi followed with two series “Entropico” (1995) and “Il sacrificio e il peccato” (Sacrifice and Sin) (1996). The first were big oil paintings (his first), the second little ink drawings on linen paper. The drawings belonging to “Il sacrificio e il peccato” (Sacrifice and Sin) were publicly shown at the occupied space S.Q.U.O.T.T. in Milan during the event “Corpo a corpo” (Hand-to-hand) in 1996. A fanzine about it was published and an acting performance released. The latter was accompanied by industrial music by B.Q.83’, an ex-member of Officine Schwartz.
Dipinge sui muri di alcuni centri sociali come il Forte Prenestino di Roma e inizia a pubblicare i suoi primi disegni su fanzine, riviste, pubblicazioni indipendenti, giornali autoprodotti in tiratura limitatissima, ormai introvabili, come lo Sciacallo Elettronico, Casablanca, Q.B., Skizzo, Spot, Frigidaire, Dea Cagna, Tempi Supplementari, Equilibrio Precario, Tic, senza mai guadagnarci un soldo. La vena narrativa lo spinge a sviluppare i disegni in sequenze, consapevole dell’esperienza del gruppo Valvoline, senza mai diventare fumettista vero e proprio. Le sue restano in sostanza storie disegnate in cui a volte Chiesi è l’autore anche dei testi, altre volte si avvale degli scritti di Giovanna Giglioli o Nicola Scianamè.
Ma la gabbia editoriale, per quanto alternativa o pseudo tale, risulta appunto una gabbia e a partire dai primi anni ’90 l’esperienza del disegno inizia a maturare, si allarga a un respiro diverso e comincia il viaggio verso la pittura…
Qui pubblichiamo alcuni disegni e tavole di storie disegnate praticamente inediti, forse apparsi su qualche Fanzine verso la metà – fine degli anni ’80.
Nel 1991 a Palazzo Ruini, uno spazio diretto da Giovanni Nicolini che in quegli anni era promotore di iniziative d’arte contemporanea originali e coraggiose a Reggio Emilia, si tiene Babilonia, Nostalgia di muri, una mostra evento sul tema dei muri che crollano e delle frontiere che si abbattono. Vi partecipano anche Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti nel periodo di transizione dai CCCP Fedeli alla Linea ai C.S.I.. Chiesi espone una grande opera ispirata a una battaglia antica, come la sinopia di un affresco ritrovato, dove i corpi disegnati con un sengo forte e nervoso si stagliano su un cielo blu notte dipinto con l’antica tecnica dell’incausto, realizzata con il contributo di Giancarlo Guidotti. Oltre a Chiesi espongono Eleonora Calestani e Piera Rendina, e nei tre giorni dell’evento partecipano mangiafuochi, zampognari, violinisti, oratori, fisarmonica, urlatori, cartomanti, astrologhi, mercanti… Venne realizzato un catalogo autoprodotto con un testo di Massimo Zamboni
Seguono alcuni dipinti del ciclo Entropico del 1995 e Il Sacrificio e il Peccato del 1996, le prime esperienze veramente di tipo pittorico. Il primo riguarda grandi oli su tela, il secondo lavori più piccoli eseguiti con inchiostro su carta telata. I dipinti de “Il Sacrificio e il Peccato” vennero esposti nello spazio occupato S.Q.O.T.T. di Milano nel 1996, in occasione dell’evento “Corpo a corpo”, fu pubblicata una fanzine e durante la mostra venne eseguita una bella e intensa azione teatrale di musica industriale dei B.Q.83’, ex componenti delle Officine Schwartz.
The origins
Andrea Chiesi started his career drawing and he trained in the counter-culture environment of Emilia-Romagna (Italy) in the early 1980s which opposed feelings of uniformity and superficiality typical of the decade. He read Pier Vittorio Tondelli, listened to CCCP Fedeli alla linea and attended Tuwat in Carpi, one of Italy’s first social centres. But he had also had an ear to the music coming from the UK including new wave or post punk.
Chiesi painted on the walls of the Fortino Priestino in Rome. He published his first drawings on fanzines, magazines, independent printings and self-released publications in a limited number of copies that cannot be found today, like Sciacallo Elettronico, Casablanca, Q.B., Skizzo, Spot, Frigidaire, Dea Cagna, Tempi Supplementari, Equlibrio Precario, and Tic. All of this work was unpaid. His love for stories made him begin drawing in sequence, and he practiced in the Valvoline group but never became a real comic book illustrator. Sometimes he was the author of the stories, and for others he drew while Giovanna Giglioli or Nicola Scianamè wrote. At the beginning of the 1990s Chiesi started to feel trapped in a kind of editorial cage, so he concentrated on advancing his ability to draw, and began a path towards painting.
Here are some drawings and illustrated storyboards that have never been published but on some fanzines of the mid-1980s.
In 1991 at Ruini’s Palace in Reggio Emilia the show “Babilonia, nostalgia di muri” took place with director Giovanni Nicolini, a promoter of original and courageous initiatives in the city at the time. Falling walls and the demolition of frontiers were the main themes. Massimo Zamboni and Giovanni Lindo Ferretti also took part, showing their works together with Eleonora Celestani and Piera Rendina. Andrea Chiesi exhibited a painting representing an ancient battle in which bodies were characterized by a strong and incisive mark, standing out on a sky which was dark as the night. The old technique of “incausto” was used and the painting was made in collaboration with Giancarlo Guidotti. The exhibition featured artists from other genres as well -- fire-eaters, pipers, violinists, fortune-tellers, astrologers, and a self-released catalogue containing texts by Massimo Zamboni was published.
Chiesi followed with two series “Entropico” (1995) and “Il sacrificio e il peccato” (Sacrifice and Sin) (1996). The first were big oil paintings (his first), the second little ink drawings on linen paper. The drawings belonging to “Il sacrificio e il peccato” (Sacrifice and Sin) were publicly shown at the occupied space S.Q.U.O.T.T. in Milan during the event “Corpo a corpo” (Hand-to-hand) in 1996. A fanzine about it was published and an acting performance released. The latter was accompanied by industrial music by B.Q.83’, an ex-member of Officine Schwartz.
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Le Origini
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Le Origini
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Le Origini
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Le Origini
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Le Origini - Babilonia
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Le Origini - Entropico
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Le Origini - Il Sacrificio
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Le Origini - Il Sacrificio
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Le Origini - Il Sacrificio
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andreachiesi66@gmail.com
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Piazza dei Garibaldi 18r 16123 Genova, Italy
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D406 Fedeli alla linea
+39 327 1841147 - www.d406modena.it
Otto Gallery
Via D'Azeglio 50, 40123 Bologna, Italy
+39 051 6449845 - www.otto-gallery.it
NM Contemporary
17 Rue de La Turbie
MC 98000 Principality of Monaco
T el. 00377 9798 0642 - www.nmcontemporary.com
traduzioni di / traslations by: Greta Calzolari, Enrica Serafini, Paula Joy Grisdale
supervisione delle traduzioni / translations supervision: Marisa Castagno and John Thiessen
Fotografie dei dipinti/Photographs of the paintings: Dario Lasagni, Raffaele Cimino, Enrico Valenti
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